L’organizzazione con cui si portava il gregge durante il percorso è rimasto praticamente invariato fino al 1960. Il pastore al comando è responsabile del ritmo del gregge, il quale deve muoversi in modo lento e costante. Il passo è di circa 3 km/h. Un gregge percorre generalmente 20-25 km al giorno.
I cani permettono d’incanalare il gregge, di mantenerlo raggruppato per facilitare la circolazione dei veicoli e di evitare che gli animali si avventurino nei campi circostanti. Il lavoro richiede l’utilizzo di almeno due cani, i quali compiono un continuo andare e venire sui due lati del gregge.
Il carro serve a trasportare i beni del pastore (abbigliamento, viveri, contenitori di vino …). E’ inoltre utile per far riposare i cani, una bestia stanca o un agnello appena nato.
Gli asini sono utilizzati per il trasporto dei bagagli, le apparecchiature o i figli dei pastori. Il più forte traina il pesante carro dei rifornimenti. Gli altri trasportano le gerle, grandi ceste di vimini, coperte di pelle di pecora o i sacchi sul basto.
Le “floucas”, riconoscibili dai ciuffi di lana lasciati sulla schiena e sulla testa di alcuni animali al momento della tosatura, sono sempre in testa al gregge, appena dietro gli arieti di Rove, i quali sono i veri conduttori del gregge.
Istintivamente, i caproni si pongono alla testa del gregge, conservando un anno dopo l’altro un ricordo preciso dell’itinerario, anche sotto la neve. Rustici e provvisti di una grande resistenza fisica, guidano inoltre il gregge nei percorsi più difficili.
Cartoline postali selezionate all’interno della collezione di Patrick Fabre, Maison de la Transhumance (anni 1900-1960).
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"Un troupeau dans la Craû". Edit. Chabaud. Cartes d'Art , Ansaldi, Digne. Années 1910.